La comunità scientifica è concorde sul fatto che sia presente un legame diretto fra intestino e cervello e quindi vi sia una relazione fra patologie intestinali e disturbi a livello cerebrale.
Stipsi, sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e problemi digestivi, sono le problematiche intestinali più frequenti: secondo le stime del Ministero della salute, riguardano un italiano su quattro; le donne due volte più degli uomini. Molte volte questi disturbi dipendono da uno stile di vita disordinato e dallo stress.
Questo perché il benessere cerebrale ha un effetto diretto sul benessere intestinale e viceversa: esiste infatti una correlazione tra microbiota e cervello; i batteri e i segnali intestinali modulano l’attività cerebrale, viceversa il cervello può modificare l’equilibrio del microbiota intestinale tramite ormoni e sostanze chimiche. Ciò avviene grazie al fatto che il cervello e l’intestino “parlano la stessa lingua” mediante l’utilizzo di mediatori chimici comuni per generare o ottenere risposte.
Il principale mediatore è la serotonina (l’ormone della felicità), la cui concentrazione e metabolismo sono alterati ad esempio nell’IBS, con conseguente alterazione della motilità intestinale e della sensibilità dolorosa ed aumento di ansia e stress.
A tal riguardo, nel 1971 Richard J. Wurtman, direttore del centro di ricerche cliniche del MIT (Massachussetts Institute of Technology), pubblicò su Science il primo lavoro che dimostrò che la concentrazione di serotonina cerebrale dipende dalla disponibilità del suo precursore, il triptofano, un amminoacido essenziale: non sintetizzabile dall’organismo e che quindi deve essere ricavato dagli alimenti.
Con i cambi di stagione i problemi intestinali aumentano! Perché?
Con i cambi di stagione, caratterizzati da variazioni di temperatura e di orari e alimentazione differente, il corpo deve mettere in atto dei meccanismi per tornare alla routine quotidiana e per adattarsi a queste variazioni, che sono accompagnate da stress e affaticamento.
La motivazione, secondo alcuni studi, potrebbe essere data dal fatto che le variazioni climatiche di temperatura, umidità e pressione hanno un effetto sui neurotrasmettitori e sulle sostanze che agiscono sia a livello cerebrale che intestinale. Basti pensare ad esempio a come la riduzione o l’aumento delle ore di luce modifichi il ritmo sonno-veglia e di conseguenza la quantità di melatonina che viene prodotta, o a come la minore temperatura aumenti l’attività della tiroide, o ancora a come l’intestino, di fronte a queste brusche variazioni, non sia preparato e vada incontro alla nota disbiosi intestinale, cioè uno squilibrio della normale flora batterica intestinale. Il cambio di stagione può quindi determinare problemi gastrointestinali caratterizzati da gonfiore addominale, stipsi e diarrea.
Per cercare di prevenire e contrastare questi disturbi, l’alimentazione deve essere bilanciata, con un adeguato apporto di fibre e fluidi. È fondamentale anche praticare regolare attività fisica e, se possibile, sfruttare la luce solare, facendo passeggiate all’aria aperta, in modo da ricaricare l’umore e lo stato di benessere ed abituarsi gradualmente a tutti i cambiamenti. Inoltre, gli specialisti sono concordi nell’affermare che i probiotici possiedano potenziali benefici “terapeutici” nel trattamento dei disturbi associati al cambio di stagione. Raccomandano il loro utilizzo in fase preventiva per migliorare l’equilibrio della flora intestinale e rafforzare il sistema immunitario.
MèDISIN, ha sviluppato una linea di prodotti, ognuno formulato appositamente per rispondere in modo specifico a disturbi gastrointestinali diversi, con tecnologie farmaceutiche innovative. Ad esempio, il reparto di Ricerca e Sviluppo ha selezionato per Sindrocol® probiotici microincapsulati con azioni ceppo-specifiche, utili per il corretto equilibrio della flora batterica. Per quanto riguarda la stipsi, invece, è stato creato Defasil®, un pool di attivi specifici in grado di agire sul disturbo non solo sulla sintomatologia, ma anche sulle cause. La linea comprende anche Medireflux®, un dispositivo medico dedicato al trattamento del reflusso gastroesofageo e Triptozim®, un prodotto che favorisce la digestione.